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dc.contributor.authorBertin, Mattia
dc.contributor.authorAquilué Junyent, Inés
dc.contributor.authorRuiz Sánchez, Javier
dc.contributor.otherUniversitat Politècnica de Catalunya. Departament d'Urbanisme i Ordenació del Territori
dc.coverage.spatialeast=4.966069400000038; north=52.3195108; name=Bijlmer-Oost, Amsterdam, Països Baixos
dc.coverage.spatialeast=13.3995091; north=42.3498479; name=L'Aquila AQ, Itàlia
dc.coverage.spatialeast=-90.08375058378907; north=30.010284082686784; name=New Orleans, LA, Estats Units d'Amèrica
dc.date.accessioned2018-01-10T12:23:46Z
dc.date.available2018-01-10T12:23:46Z
dc.date.issued2017
dc.identifier.citationBertin, M., Aquilue, I., Ruiz, J. Per una concezione immanente della catastrofe : verso un’ermeneutica dell’emergenza. A: "CAMBIAMENTI. Responsabilità e strumenti per l’urbanistica al servizio del paese". 2017, p. 538-544.
dc.identifier.isbn9788899237080
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2117/112583
dc.description.abstractIl paper vuole spostare l’approccio di gestione del rischio da un modello di amministrazione del costruito e soccorso dei civili verso un modello di governo partecipato della salvaguardia delle relazioni e del capitale sociale. A partire da una lettura dell’emergenza come la manifestazione violenta di caratteri propri di uno spazio urbano, e, per questo, riconoscibili anticipatamente, approfondiremo la questione della rimozione del rischio. Attraverso la descrizione dei casi di Bijlmermeer, L’Aquila e New Orleans, vedremo i limiti di un’ideologia del pianificatore come fondatore e salvatore. Sosterremo la necessità di passare da una visione tecnica e professionale a una visione ermeneutica e collettiva della rappresentazione urbana del rischio. Riconosceremo nella tradizione del pensiero ermeneutico un efficace strumento per la mobilitazione dei soggetti chiamati in causa da un evento, chiamandoli a descrivere anticipatamente rischi e potenzialità del loro territorio, preparando così il sistema a rispondere autonomamente. La tesi sostenuta dal paper è che un approccio processuale e laboratoriale alla pianificazione dell’emergenza a livello urbano, che parta da una rappresentazione ermeneutica e collettiva dei rischi e delle risorse, porterebbe notevoli effetti in termini di costruzione di una reale cultura del rischio, aumentando sensibilmente il livello di resilienza di un sistema territoriale.
dc.format.extent7 p.
dc.language.isoita
dc.subjectÀrees temàtiques de la UPC::Urbanisme::Planejament urbà
dc.subject.lcshUrban renewal
dc.subject.otherUrban regeneration
dc.subject.otherResilience
dc.subject.otherParticipation
dc.titlePer una concezione immanente della catastrofe : verso un’ermeneutica dell’emergenza
dc.typePart of book or chapter of book
dc.subject.lemacRehabilitació urbana
dc.contributor.groupUniversitat Politècnica de Catalunya. GRU - Grup de Recerca Urbanisme
dc.relation.publisherversionhttp://media.planum.bedita.net/fd/36/Workshop_4_Atti_XIX_Conferenza_Nazionale_SIU_Catania_Planum_Publisher_2017.pdf
dc.rights.accessOpen Access
local.identifier.drac21688520
dc.description.versionPostprint (author's final draft)
local.citation.authorBertin, M.; Aquilue, I.; Ruiz, J.
local.citation.publicationNameCAMBIAMENTI. Responsabilità e strumenti per l’urbanistica al servizio del paese
local.citation.startingPage538
local.citation.endingPage544


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