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dc.contributor.authorBurgio, Gianluca
dc.contributor.authorAcampa, Giovanna
dc.date.accessioned2015-05-19T16:49:23Z
dc.date.available2015-05-19T16:49:23Z
dc.date.issued2014-09
dc.identifier.citationBurgio, Gianluca; Acampa, Giovanna. Paradigmi relazionali nello spazio urbano: il caso-studio del centro storico di Palermo. A: International Conference Virtual City and Territory. "9° Congresso Città e Territorio Virtuale, Roma, 2, 3 e 4 ottobre 2013". Roma: Università degli Studi Roma Tre, 2014, p. 1425-1434.
dc.identifier.isbn978-88-97524-15-1
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2099/16464
dc.description.abstractIn questo scritto analizzeremo le modalità attraverso le quali vengono sovvertite, con piccole azioni dei cittadini, le regole che disciplinano gli spazi urbani. Partendo dal caso studio del centro storico di Palermo illustreremo come la “conquista” anche temporanea, di strade e piazze possa permettere una rivitalizzazione ed una rivalutazione dei luoghi. Il nostro interesse è rivolto a comprendere come si siano sviluppati processi di ri-conquista dello spazio urbano, che hanno permesso di “addomesticare” alcuni spazi della città, modificando usi e configurazioni comuni, che estrapolati dal contesto abituale sono stati inseriti in nuove relazioni. La scelta di prendere Palermo come caso studio deriva da alcune caratteristiche di questa città: la prima caratteristica può essere individuata nelle sue radici storico-culturali che in qualche modo favoriscono l’insediamento di nuove comunità; l’altra caratteristica è che le forme di scambio con abitanti di diverse culture avvengono, non in periferia, ma in centro. Questo rende la città siciliana un caso non unico ma atipico nel panorama europeo, dove si tende ad avere una spinta centrifuga e quindi una emarginazione delle popolazioni non locali e dei ceti meno abbienti. Da questo punto di vista il centro di Palermo può essere considerato come una sorta di spugna, che riesce non solo ad assorbire nuove comunità ma anche ad attrarre esponenti del ceto sociale medio. A differenza di altre città europee, dove si sono innescati processi di gentrification grazie agli interventi strutturali promossi dalla pubblica amministrazione, a Palermo il processo di riqualificazione è dovuto a piccole azioni promosse dai residenti. L’inversione della tendenza degenerativa che era in atto e l’inversione dell’andamento dei valori immobiliari non è dovuta quindi ad una politica integrata, quanto alla libera iniziativa delle fasce sociali più deboli.
dc.description.abstractIn this script we’ll describe the everyday,little actions of the citizens that break the rules of the urban areas’ organization. Starting from the Old Town of Palermo, that we used as the example in our analysis, we’ll show how the “conquest”, even just temporary, of streets and squares could achieve a revitalization and a revaluation of quarters. Our focus is on understanding how revitalization/ re-conquest of urban areas has taken place. By altering people preconcieved ideas of areas of the city, this process achived the “domestication” of some areas that, out of their usual context, are inserted in new relations. Our choice to take Palermo as example derives from some typical characteristics of this city: the first one is due to its historical-cultural origins which, in some way, favor the settlement of new comunities; the second is that the way of live among population of different cultures develops in the centre of the city, not in the suburbs. These features make Palermo not unique, but atipical compared to the rest of Europe where immigrants and lower-class people, are generally forced to the external areas of towns. From this point of view we can imagine Palermo’s Old town as a sponge which is able not just to absorb new comunities, but also to attract people from the middle classes. In European cities gentrification processes are started thanks to projects realized by the Public Administrations, On the contrary in Palermo this process generates from actions of the inhabitants themselves. The change of degenerative trend and the increasing value in the Real Estate Market is therefore not caused by a political action, but thanks to the initiative of the lower class.
dc.format.extent10 p.
dc.language.isoita
dc.publisherUniversità degli Studi Roma Tre
dc.publisherCentre de Política de Sòl i Valoracions
dc.relation.ispartofInternational Conference Virtual City and Territory (9è: 2013: Roma)
dc.rightsAttribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Spain
dc.rights.urihttp://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/es/
dc.subjectÀrees temàtiques de la UPC::Urbanisme::Aspectes socials
dc.subject.lcshPublic spaces -- Italy -- Palermo
dc.subject.lcshSociology, Urban -- Italy -- Palermo
dc.subject.otherRiuso
dc.subject.otherRelazioni urbane
dc.subject.otherTrasformazioni
dc.subject.otherValori immobiliari
dc.titleParadigmi relazionali nello spazio urbano: il caso-studio del centro storico di Palermo
dc.typeConference report
dc.subject.lemacEspais públics -- Itàlia -- Palerm
dc.subject.lemacSociologia urbana -- Itàlia -- Palerm
dc.identifier.doi10.5821/ctv.8031
dc.description.peerreviewedPeer Reviewed
dc.rights.accessOpen Access
local.citation.authorBurgio, Gianluca; Acampa, Giovanna
local.citation.contributorInternational Conference Virtual City and Territory
local.citation.pubplaceRoma
local.citation.publicationName9° Congresso Città e Territorio Virtuale, Roma, 2, 3 e 4 ottobre 2013
local.citation.startingPage1425
local.citation.endingPage1434
local.ordre127


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