Patrimonio militare e progetti di rigenerazione urbana: l’infrastruttura bellica dell’Atlantic Wall e di Saint-Nazaire
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hdl:2099/16209
Tipus de documentText en actes de congrés
Data publicació2014-09
EditorUniversità degli Studi Roma Tre
Centre de Política de Sòl i Valoracions
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Abstract
Nel 2010, la base sottomarina di Saint-Nazaire è stata dichiarata «Patrimonio del XX secolo»
dal Ministère de la Culture et de la Communnication francese ed è divenuta il simbolo di un
nuovo approccio patrimoniale che riconosce il patrimonio materiale e immateriale in tutte le sue
forme, non limitandosi soltando al manufatto certificato come monumento. La memoria, i beni
materiali o i luoghi poco conosciuti hanno così contribuito a definire una nuova dimensione
urbana proiettata verso il futuro. Riferirsi esplicitamente al tema del rapporto tra waterfront e
patrimonio militare, attraverso l’esempio di Saint-Nazaire, ci porta a riflettere sul ruolo del
progetto urbano nella trasformazione della città contemporanea.
Gli stessi principi collegano tale caso di studio a molte altre operazioni di rigenerazione della
città europea e, in particolare, delle città portuali francesi. A partire dagli anni ‘80, per far fronte
alla crisi del settore industriale, alcune città portuali, tra cui Marsiglia, Le Havre, Saint-Nazaire e
Dunkerque, hanno elaborato numerosi studi e progetti sulle loro aree industriali obsolete o
abbandonate, al fine di potenziare le attività portuali e di destinare gli spazi resi liberi a nuove
attività. Il riconoscimento del valore di risorsa urbana e patrimoniale a tali aree portuali ha
consentito di riattivare dinamiche economiche, sociali e spaziali spesso interrotte o in disuso. In 2010 the submarine base in Saint-Nazaire was declared ‘Heritage of the XX century’ by the
French Ministère de la Culture et de la Communnication. Thereafter it became the symbol of a
new approach related to heritage that recognises the tangible and intangible heritage in all its
forms, not only restricted to the artifact acknowledged as a ‘monument’. Remembrance, the
material assets or the little known places have thus contributed to defining a new urban
dimension projected toward the future. The case of Saint-Nazare, relating clearly to the
relationship between waterfront and military heritage, encourages us to meditate on the role of
urban design in the transformation of the contemporary city. The same principles connect this case study to several other redevelopment operations in the
European city and, in particular, the French port cities. Starting from the '80s, in order to face
the crisis in the industrial sector, several port cities, including Marseille, Le Havre, Dunkirk and
Saint-Nazaire, produced diverse studies and projects regarding their obsolete or abandoned
industrial areas, in order to boost port activities and to allocate the vacant places to new
activities. Acknowledgment of the value of these port areas as urban resources (as well as
cultural heritage) has consented the regeneration of (often previously interrupted or abandoned)
economic, social and spatial activity.
CitacióLecardane, Renzo; Tesoriere, Zeila. Patrimonio militare e progetti di rigenerazione urbana: l’infrastruttura bellica dell’Atlantic Wall e di Saint-Nazaire. A: International Conference Virtual City and Territory. "9° Congresso Città e Territorio Virtuale, Roma, 2, 3 e 4 ottobre 2013". Roma: Università degli Studi Roma Tre, 2014, p. 483-491.
ISBN978-88-97524-15-1
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0483_0491 RIG C URB SPRAWL.pdf | 970,1Kb | Visualitza/Obre |